Pensavo fosse stato buttato via tanto tempo fa.

Ho pensato che fosse qualcun altro.

Ho sempre pensato fosse solo un modo di dire.

Ho pensato che ti avrei perso.

Proprio come sapevo che avrebbe fatto.

Pensavi che io, tu e il piccolo robot della discarica avremmo cavalcato insieme incontro al tramonto?

Cominciavo a pensare che non venissi piu'.

Pensavo avreste dovuto saperlo. - Grazie.

Pensavo che l'unica cosa tra te ed Oliver fossimo noi.

Credevo che mi avrebbe colpito di nuovo, ma la mamma gli si avventò contro prendendolo a pugni, gridava: "Mostro, mostro!"

E' piu' dura di quanto pensassi.

Ho pensato che si dovrebbe sapere.

Guarda che non sono gay, Emily.

Teddy! - Pensavo fossi a Mosca.

Ed io, fino a qualche minuto fa... pensavo avessimo fallito. Pensavo fossero morte nell'incendio.

Avevo pensato di fare, cioè... non di diventare un ninja, ma ho praticato un po' di yoga... per 10 giorni e mi sono stirato il tendine.

Come quando hai portato il camion a casa?

Quando hai detto che non combatterai piu' per gli umani, scherzavi, vero?

Pensavo non me lo chiedessi mai.

Questo è ciò che ho pensato.

È più tosto di quanto pensassi.

Ho creduto che fossi stato tu.

È molto preciso nei dettagli. Quella cisterna doveva fare da barriera.

Voglio che sappiate che là fuori ci sono agricoltori - come Bill Keener nella Sequachie Cove Farm in Tennessee - le cui mucche mangiano erba e i cui maiali si rotolano nel fango, proprio come pensavo.

Avrei pensato di cominciare con una piccola richiesta.

George Bush pensava di attaccare l'Iraq, trovare un bel po' di armi di distruzione di massa, liberare un popolo e portare la democrazia in Medio Oriente.

Anche Hosni Mubarak pensava che sarebbe rimasto dittatore dell'Egitto per tutta la vita, finchè non fosse stato troppo vecchio o malato e avrebbe passato tutti i poteri al figlio.

Quando ho ripensato a questo successivamente, sono venuto fuori con questo motto, che è, "Colleziono vino cattivo".

E dopo, dopo averci riflettuto, ho deciso di eliminare tutta l'energia negativa dalla mia vita.

All'età di 16 anni a San Francisco ho avuto una crisi maniacale intercorrente in cui credevo di essere Gesù Cristo.

Egli aveva scoperto che il dipinto che pensava essere questo era in realtà quello.

Io stavo realizzando proprio quello, tanto che vorrei sempre vederlo e pensare a lui.

Ma torniamo ad Abidjan, mi fu data la possibilità di condurre un workshop con i vignettisti locali, e pensavo, se, in un contesto come questo, le vignette potessero davvero essere usate come armi contro gli avversari.